L’Algodistrofia viene considerata la malattia che provoca il dolore più intenso che un paziente può provare. Se a ciò aggiungiamo la durata della malattia stessa e il rischio di andare incontro ad un danno funzionale permanente, è legittimo considerare questa malattia una vera e propria emergenza. A ciò va aggiunto che l’Algodistrofia è spesso una malattia diagnosticata tardivamente e tale ritardo influenza negativamente l’esito delle cure. E’ quindi indispensabile che il paziente stesso sia in grado di riconoscere l’urgenza con la quale la malattia va affrontata.

Nelle sue fasi iniziali l’Algodistrofia può essere definita come una malattia infiammatoria che coinvolge tutti i tessuti dove si manifesta, dalla pelle fino alle ossa, coinvolgendo tendini, muscoli e articolazioni e che, oltre ai segni tipici dell’infiammazione, rossore, calore e gonfiore, presenta un dolore intenso che ha alcune caratteristiche particolari. Spesso il dolore è spontaneo, è presente cioè anche a riposo; può essere presente di notte, disturbando il sonno; qualsiasi stimolo viene percepito come doloroso, anche quando è innocuo. La mano o il piede sono gonfi, caldi e rossi, a volte violacei. Più raramente nelle fasi iniziali è un po’ più spesso con il passare delle settimane possono essere freddi e cianotici. A volte è presente una sudorazione aumentata così come i peli tendono a crescere più velocemente. A volte anche le unghie mostrano alterazioni della crescita.

Con il passere del tempo, nell’arco di mesi, i segni infiammatori regrediscono, la pelle diventa lucida e sottile e tutte le articolazione si presentano rigide rendendo la mano o il piede gravemente limitati. In questa fase diventa impossibile ritornare ad una situazione di normalità. Solo un numero di pazienti fortunatamente piccolo, continua ad avere un dolore intenso e che risponde poco ai farmaci antidolorifici.